-Core
Nosound
Italia
Pubblicato il 17/10/2016 da Lorenzo Becciani

Quando scatta la scintilla per Giancarlo Erra?
Non saprei, dipende. In tema di partiture musicali quando ho in mente un pezzo intero. Le idee nascono casualmente mentre sto suonando al piano oppure registro qualche melodia col telefono e poi la trascrivo quando torno a casa. Sempre in momenti inaspettati. Cerco di sviluppare un'idea nella versione più completa possibile per non perderla e registro dei demo nel mio studio a Norwich nei quali suono un po' tutti gli strumenti. Poi mando il demo al gruppo e apportiamo dei cambiamenti insieme. Questo album è più improntato sulla forma canzone rispetto ai precedenti. L'ho voluto fortemente in questo modo.

È questo il motivo per cui hai scelto 'Scintilla' come titolo?
In realtà penso sia un altro. 'Sogno e Incendio' riassume bene il concetto che la scintilla è qualcosa di piccolo che può generare un grande fuoco, emotivo oppure di rinascita. Il concetto è che però prima qualcosa deve morire.

Come è nata la collaborazione con Andrea Chimenti?
Devo ammettere che non amo molto la musica italiana. Considero però due nomi enormi e cioè De Andrè e Chimenti. Il primo è l'unico di cui mi piace l'intera discografia. Il secondo è in assoluto la voce che mi piace di più attualmente. Ho sempre seguito la sua poetica e il nostro ex chitarrista Gabriele Savini aveva già lavorato con lui. Così ci ha messi in contatto. Ha ascoltato delle cose dei Nosound e ha riscontrato una sensibilità simile alla sua. Ci siamo scambiati materiale per diverso tempo ma fino adesso non si era mai concretizzata l'occasione di collaborare insieme. È successo stavolta perché lui aveva finito il suo album e io avevo già selezionato i brani che avrebbero costituito la scaletta di 'Scintilla'. Inoltre, mi ha svelato che questo è un periodo della sua vita in cui percepisce molto forte il concetto di rinascita e quindi sentiva molto questo brano. Da quel momento è nato tutto facilmente.

Hai dato degli input particolari a Erika Errante per il video?
Sia per il video che per la copertina ho espresso quello che volevo comunicare con l'album ma non come avrei voluto esprimerlo. Ho lasciato libertà e il risultato finale mi è piaciuto molto.

Ho letteralmente consumato 'Afterthougts'. C'è qualcosa che vorresti modificare di quell'album?
No, al limite scorcerei qualcosa. Avrei un approccio meno rock. I brani sono tra quelli che mi piacciono di più, in termini di costruzioni armoniche e melodiche, della mia carriera. Cambierei forse la forma. È stato un album di passaggio perché il nostro batterista era appena arrivato e Chris Maitland ha trasmesso un impronta rock. L'approccio di Giulio Caneponi lo sento sicuramente più mio. Stavolta ho sottratto qualcosa in più, le composizioni nascono al piano e le idee vengono vestite solamente con quanto necessario. Evito le cose accessorie. Se non hanno un scopo preciso non mi interessano più.

Questo è l’opera piu difficile di un artista. Il grande poeta è quello che riesce a esprimersi ocn minori parole…
La bellezza è nella semplicità. Da lì non puoi scappare. È stato un periodo molto fertile dal punto di vista compositivo. Ho già un altro album quasi pronto. 'Scintilla' è la raccolta dei brani piu’ coesi. Gli altri brani li abbiamo registrati e messi insieme in un contesto differente. Ci lavorerò molto presto.

Il termine prog continua a rappresentare un limite per te?
Si. Ci ho sempre combattuto. Finche qualcuno mi diceva che 'Sol29' era prog mi stava bene. Forse anche qualche elemento in 'Lightdark' ma da 'A Sense Of Loss' non c'è stato più niente di prog nella nostra musica. Infatti con Kscope stiamo cercando di orientarci su ambiti diversi. Gruppi come Yes e King Crimson hanno fatto la storia della musica ma personalmente mi torturano.

Cosa pensi invece di due artisti recentemente scomparsi come Keith Emerson e David Bowie?
Per Keith Emerson vale un po' lo stesso discorso di Rick Wakeman. In certi frangenti hanno composto grande musica ma mi comunicano poco a livello emozionale. Faccio fatica ad ascoltare per intero un album degli Emerson, Lake & Palmer. Per David Bowie è tutto un altro discorso. Di lui ho sicuramente più apprezzato brani singoli che album interi ma mi ha influenzato da morire. 'Blackstar' è stratosferico. Uno degli album più belli che mi sia mai capitato di ascoltare. Dieci anni avanti a tutti.

A tuo avviso i Nosound hanno scalato posizioni gerarchie nalla Kscope?
Sicuramente riceviamo più attenzione ma anche perché in quest'occasione li ho coinvolti prima. Ultimamente hanno introdotto artisti più vari in catalogo e mi ha fatto piacere. Più che scalare posizioni vorrei che i Nosound venissero associati ad ascolti nuovi come The Anchoress e Se Delan e quindi raggiungessero persone differenti.

Vuoi darci qualche dettaglio in più sulle collaborazioni con Marianne DeChastelaine e Vincent Cavanagh?
Marianne ha suonato con noi in quasi tutti gli album. È un elemento fondamentale del gruppo anche se vive a Dallas. Le ho mandato l'album senza dirle dove avrei voluto che suonasse il violoncello e lei ha registrato le sue parti senza farmi sapere niente. Volevo che mi stupisse. Con Vincent ci conosciamo da tempo. Gli ultimi album degli Anathema sono usciti più ravvicinati del solito e di conseguenza è stato molto occupato. Quando è finito il tour sono andato a trovarlo e ha subito amato 'In Celebration Of Life'. Quando poi ha saputo che era dedicata a Alec Wildey è rimasto sconvolto. Conosceva pure lui sia Alec che sua moglie Cycy e ha regalato al brano una splendida interpretazione vocale rendendo ancora più forti le paroli scritte dal compianto amico.

Per te la musica è quindi un modo di celebrare la vita?
No. É un modo per elaborarla.

So che per te anche 'Emily' ha un significato particolare..
É forse il brano che amo di più. Non ho cambiato niente e ha sostituito 'Kites' di 'Lightdark' al primo posto delle canzoni di cui sono più orgoglioso.

La musica dei Nosound sa essere anche molto cinematica. Ci sono dei film che ti hanno ispirato particolarmente negli ultimi tempi?
Sono un fan dei film indipendenti e mi piacciono le cose oscure. Ho apprezzato molto 'Interstellar' che è una versione pop di '2001: Odissea Nello Spazio' ma con degli ottimi spunti. Ho amato 'Under The Skin' di Jonathan Glazer e anche 'Coherence', un film che è stato girato con 50.000 sterline, praticamente in una stanza ed è davvero geniale.

(parole di Giancarlo Erra)

Nosound
From Italia

Discography
Sol29 (2005)
Lightdark (2008)
A Sense of Loss (2009)
Afterthoughts (2013)
Scintilla (2016)
Allow Yourself (2018)