-Core
Regarde Les Hommes Tomber
Francia
Pubblicato il 31/05/2016 da Lorenzo Becciani

Quale concept si cela dietro a 'Exile'?
Per parlare individualmente di ogni canzone ci vorrebbero delle ore. 'Exile' si focalizza su un tema principale ovvero la caduta degli uomini, respinti e torturati da Dio a dispetto della loro devozione e del loro amore per la divinità. Questo nuovo album descrive tale caduta e la nascita della consapevolezza che guida gli uomini a rinnegare Dio e tutti i principi dell'adorazione per poi diventare loro stessi degli dei e sedersi sul trono. Le immagini sono quelle di una città distrutta dalle fiamme e di un popolo condannato all'esilio. 'To Take Us' parla del lamento di Sodoma e della punizione divina inflitta ai peccatori. Quel mito è davvero affascinante e Førtifem ha realizzato un artwork magnifico ispirato al concept.

Non siete nuovi alla Les Acteurs De L'Ombre. Qual è a tuo parere il migliore album rilasciato dalla label finora?
'Al Azif' dei The Great Old Ones. La nostra label consiste di un piccolo gruppo di persone che lavora con passione e amano l'arte. Non è un'industria ma una struttura umanizzata. Queste persone infondono un'energia incredibile nello sviluppare le proprie band tramite un intenso lavoro di promozione e distribuzione. Dobbiamo molto alla Les Acteurs De L'Ombre.

Com'è la scena di Nantes?
Nantes è una bellissima città e ci sono ottime band underground che suonano stoner, death, black e hardcore. E' un orgoglio potere appartenere ad una scena attiva anche se il nostro rifugio segreto rimane la sala prove.

Le vostre influenze sludge sembrano più evidenti adesso. E' stato qualcosa di pianificato prima di comporre l'album?
E' curioso perché a mio parere 'Exile' è più black metal rispetto al primo album ma alla fine sono solo definizioni. Non ci sentiamo parte di nessun movimento che sia black, sludge o post hardcore. Seguiamo il nostro percorso artistico senza preoccuparci di trend o generi. L'importante è rimanere creativi. Rispetto al debutto volevamo mantenere la nostra identità e spingerci allo stesso tempo su un livello superiore.

Puoi descriverci il vostro processo di songwriting?
'Exile' è nato a seguito di un processo collegiale mentre il primo album era stato composto interamente dal nostro chitarrista J.J.S. Il tempo per noi non ha valore. Quello che conta è la qualità della musica ed il concept che intendiamo proporre. Per questo il processo è stato molto lungo, oltre un anno di prove, ma non è un problema. Ci piace suonare dal vivo ma anche costruire un pezzo chiusi tra quattro mura.

Prova adesso a recensire 'L'Exil' e 'Embrace The Flames' per i nostri lettori..
'L'Exil' è l'introduzione dell'album, senza testo per immergere l'ascoltatore nelle nostre atmosfere e nella nostra estetica. 'Embrace The Flames' è un pezzo molto diretto che evidenzia la tentazione. L'uomo comprende che è costantemente demolito da Dio e il Diavolo recita il suo ruolo attraverso il personaggio di Lilith: “follow me, and you'll never be alone anymore..”.

A cosa si ispira 'The Incandescent March'?
E' il pezzo conclusivo. Molto epico, lungo undici minuti e chiamato a descrivere la ribellione finale degli uomini verso Dio e la sua volontà. “This reign must end right now, how can we still stare at the stars, how can we listen to the sun, my friends my men till the end, our luminous gladius swords will be our words...”.

Siete sempre sedotti dalle tecniche e dagli stili di produzione di Sigur Rós and Ulver. Vi piacerebbe registrare il prossimo album in Islanda o Norvegia?
Amiamo le band che hai citato ma non sono nostre influenze. Islanda o Norvegia, magari un giorno. Non posso predirre il futuro.

Che tipo di suoni e atmosfere volevate ottenere prima di entrare in studio?
L'idea principale era quella di dare vita ad un album heavy, panoramico, oppressivo e epico. Qualcosa di fresco che descrivesse al meglio il tema scelto. In questo senso abbiamo lavorato duramente per fondere le idee di tutti i membri durante le sessioni di scrittura. Per quanto riguarda lo studio il processo è stato molto fluido e naturale. 'Exile' è stato registrato, prodotto e masterizzato da Francis Caste presso lo Studio Sainthe Marthe di Parigi. Le trame sono più dense rispetto alla prima release e il suono è estremo e potente.

Se dovessi scrivere la sceneggiatura del vostro mondo quali colori, suoni e personaggi useresti?
Raccontiamo storie, con capitoli che sono più collegati ad un tono evocativo che a qualcosa di cronologico. Questo perché la copertina potrebbe in un certo senso ricordare il primo album ma anche essere interpretata in maniera totalmente differente. Le liriche evocano la mitologia biblica (Abele, Caino, Lilith, Sodoma...) senza alcun messaggio ideologico. Vorrei infatti precisare che abbiamo affrontiamo questi temi solo in senso artistico perché sono simboli intensi.

Quali sono le vostre nuove influenze?
Alcuni di noi sono appassionati di black metal, altri di sludge e post metal. Non considerando poi che un musicista non dovrebbe ascoltare un solo genere. Crediamo nel potere naturale di questa diversità per costruire il nostro suono. Non abbiamo influenze dirette ma è palese che ascoltando la nostra musica si possa pensare a Drudkh, Amenra, Mgla e Wolves In The Throne Room ma non vogliamo modelli predefiniti.

Che tipo di connessione avete con altre band francesi?
Ammiriamo il lavoro di Celeste, Deathspell Omega, Déluge e The Great Old Ones. Questi ultimi sono grandi amici. Di recente mi sono innamorato di 'Sur Les Falaises De Marbre' dei Glaciation. Pura bellezza.

(parole di T.C.)

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From Francia

Discography
Regarde Les Hommes Tomber (2013)
Exile (2015)
Ascension (2020)