-Core
Rhapsody Of Fire
Italia
Pubblicato il 12/01/2016 da Lorenzo Becciani

Quali sono le sensazioni a due anni di distanza da 'Dark Wings Of Steel'?
Molto positive. Ho lavorato duramente alla stesura del nuovo album che ha necessitato una produzione piuttosto lunga. 'Into The Legend' è un album che torna a proporre un messaggio orchestrale dopo un lavoro più atipico come 'Dark Wings Of Steel'. Appena finito ho sentito subito il bisogno di recuperare certi elementi del passato pur mantenendo un tocco moderno. Le chitarre per esempio sono più presenti nel mixaggio ed il risultato è davvero potente.

Quanto c'è di Alex Staropoli in questo album e quanto è condiviso il songwriting con gli altri membri?
Sicuramente c'è molto di me. Alcune tracce sono nate in collaborazione con mio fratello Manuel come 'Shining Star'. Inoltre Roberto De Micheli mi ha portato tanti riff. Mi sono divertito ad ascoltare quello che mi proponeva e alcuni li ho incastrati arrangiandoli con l'orchestra. Il suo approccio è stato decisamente più grintoso e dark rispetto all'album precedente.

L'impegno di Fabio Lione con gli Angra vi ha creato ritardi nelle operazioni?
In quel momento no perché stavamo larghi con le scadenze. Ho potuto spedirgli i brani nuovi per tempo. Dopo avere scritto i testi è venuto a Trieste circa due settimane ed il processo è stato molto fluido perché era estremamente preparato a quello che doveva fare.

Dove si sono svolte le registrazioni? Che tipologia di suono volevate ottenere stavolta?
In prevalenza agli Echoes Studios di Alberto Bravin. A differenza di 'Dark Wings Of Steel' anche la batteria è stata registrata in Italia. Alex Holzwarth mi ha raggiunto a Trieste ed abbiamo trascorso parecchio tempo insieme. Una volta completate le registrazioni della batteria abbiamo proseguito con basso, chitarra, tre cori diversi e strumenti celtici. Il pianoforte è stato registrato in un altro studio e alcune rifiniture sono state eseguite nel mio studio personale. Come ti dicevo l'obiettivo era quello di realizzare un album potente ed il mastering a Los Angeles ha dato il tocco finale.

Hai usato delle tastiere particolari in studio?
Solo per gli assoli. Per il resto ho utilizzato le librerie e l'orchestra. Senza dubbio la mia è un'impostazione più cinematica. Ho un rapporto abbastanza scarso con l'elettronica. Quando ho impostato il mio sistema poi ci lavoro bene ma all'inizio è un trauma. Preferisco concentrarmi sulla composizione.

C'è un momento particolare delle registrazioni in cui ti sei emozionato?
Praticamente sempre. Scrivere per un'orchestra vera è davvero incredibile. Sentire la batteria appena registrata prendere vita con l'aggiunta di qualche chitarra è un'emozione difficile da descrivere. Anche la collaborazione col soprano si è rivelata superiore alle attese.

Anche te come Luca Turilli sei attratto dal cinema e dalle colonne sonore delle grandi produzioni hollywoodiane?
E' una passione che ci lega da sempre. Trovo che un certo tipo di proposta funzioni se la visione è complessiva. Tutto deve essere creato insieme e non aggiunto a posteriori.

Avete gia' scelto un singolo per promuovere l'album?
Abbiamo girato il video della title track. E' stata presentata in apertura agli Scorpions ed anche quella è stata una forte emozione. Non era mai successo in passato e ci ha dato una grande carica.

Quali sono gli altri passaggi chiave a tuo parere?
Quando componi un'opera di così tanti minuti l'obiettivo è cercare di concretizzare tutti gli spunti in modo da non perdere efficacia. Questa volta mi ero ripromesso di non andare troppo oltre un certo minutaggio ma poi ho comunque sentito l'esigenza di scrivere una suite. Sono sedici minuti che scorrono rapidamente e credo sia uno dei momenti più interessanti.

Come nasce un brano dei Rhapsody Of Fire?
Non c'è una regola precisa. Posso partire dalla tastiera così come da un riff, dalla batteria o dal violino. L'importante è avere una visione chiara di quello che si desidera ottenere.

'In The Legend' è un titolo epico che evoca diversi sentimenti. Quali sono i tre album leggendari per Alex Staropoli?
Sicuramente 'Images & Words' dei Dream Theater e 'Transcendence' dei Crimson Glory. Poi uno di Ronnie James Dio.

Che rapporti avete con AFM Records?
Ottimi devo dire. Sono stato nei loro uffici qualche mese fa e ho percepito grande entusiasmo un po' come la Limb negli anni d'oro. Ci tengono alla musica ed all'aspetto del packaging anche perché sanno che siamo una band che tiene molto ai fan. Devo dire che hanno fatto un eccellente lavoro sulla limited edition.

Avete già fissato delle date per promuovere l'album?
A febbraio saremo al 70,000 Tons Of Metal ed abbiamo una data con gli Hammerfall e gli Stratovarius in Messico. A marzo andremo in Giappone e ad aprile penso che partirà il tour europeo.

Pensi che in futuro potrà mai succedere di vedere sia Luca Turilli's Rhapsody che Rhapsody Of Fire sotto la medesima etichetta?
No perché ancora c'è troppa confusione. Sinceramente non ne capisco il motivo perchè siamo due band completamente differenti..

Qual è la sventura più tragica che ti è capitata in tour?
Oddio, fortunatamente nulla di così tragico. Al limite qualcuno ha perso un aereo. In Sud America capita di vedere cavi scoperti correre lungo il palco e bisogna stare attenti. Una volta dovemmo rimandare una data perchè a seguito di un temporale tremendo era crollato il tetto del locale dove avremmo dovuto suonare.

(parole di Alex Staropoli)

Rhapsody Of Fire
From Italia

Discography
Legendary Tales (1997)
Symphony Of Enchanted Lands (1998)
Dawn Of Victory (2000)
Rain Of A Thousand Flames (2001)
Power Of the Dragonflame (2002)
Symphony Of Enchanted Lands II: The Dark Secret (2004)
Triumph Or Agony (2006)
The Frozen Tears Of Angels (2010)
Dark Wings Of Steel (2013)
Into The Legend (2016)
The Eighth Mountain (2019)
Glory Of Salvation (2021)