-Core
Bloody Mary
Italia
Pubblicato il 24/08/2014 da Lorenzo Becciani

Partirei dalla copertina, molto bella e sicuramente non banale. Da chi è stata realizzata e quali sono stati gli input da parte della band?
L'ha realizzata Damned in black su nostra indicazione, anche se poi ovviamente ci sono il suo tocco ed il suo stile.

In che modo l'artwork di riallaccia al concept o comunque alle liriche dell'album?
Un mondo agitato da violenza, contraddizioni e tensioni di ogni genere. Questo era per noi il mondo di anno zero. Un mondo che parla un linguaggio steampunk, codice adatto, l'unico adatto per noi, perchė contamina il presente e il passato. Quello che noi vediamo nel mondo di oggi ė il ripetersi degli orrori del novecento, delle ideologie, dei conflitti... Volevamo contaminare immagini come lo zeppelin, tipica dell'ascesa del nazionalsocialismo, a visioni del futuro, di un futuro negativo che purtroppo sembra in procinto di realizzarsi

Quali sono i temi che avete affrontato con 'Anno Zero'?
Come ti dicevo, già nell'artwork si vede come elementi in qualche modo politici, si fondono con simboli poetici, umani, personali, il fiore in primo piano ad esempio. Quindi quello che mostriamo ė l'interazione tra la grande storia, quella della politica, con quella piccola, personale, privata, ma che ė spesso l'unica che ci ė toccato in sorte di vivere....

'Anno Zero' è una sorta di statement in cui si traccia una profonda linea di demarcazione col passato. C'è qualcosa degli anni precedenti che rinnegate o comunque qualche errore che vorreste non avere commesso?
Sinceramente no. Non rinneghiamo niente anche perchė ciò che abbiamo scritto lo abbiamo sempre fatto con piena convinzione e consapevolezza, senza mai fare i conti con niente che non fosse la nostra ispirazione e ciô che sentivamo di volta in volta

I Bloody Mary nascono agli albori dello scorso decennio. Quanto sono cambiati l'approccio compositivo e gli obiettivi da allora?
Guarda per noi c'ė una sola cosa che conta. Poter creare e comporre... Per noi non ė mai stato prioritario il fatto di avere una booking agency o fare dei tour (anche se poi sono cose che ci sono capitate) o diventare ricchi con la musica (e questo non ci ė capitato). Suonare rappresenta per noi il modo di poterci esprimere, di poter coltivare dei valori e in qualche modo di dare un senso alla nostra vita... E questo ė molto più importante che aver garantito il posto su un tour bus o essere in classifica...

Cosa volevate cambiare rispetto a 'Party Music For Graveyards'?
'Anno Zero' voleva essere un disco più suonato, più spontaneo, più rock in qualche modo, in definitiva meno cerebrale e arzigogolato rispetto a 'Party Music For Graveyards' con cui abbiamo cercato di esplorare i codici espressivi che usiamo nella loro estensione tecnica e arrangiativa (ci sono cori con anche 20 voci, ci sono assoli complicati, c'ė una tensione a livello di arrangiamenti sempre volta a sorprendere), in Anno Zero abbiamo cercato di concentrarci sull'essenza delle sensazioni che il rock suscita....

Quanto tempo è stato necessario per comporre e registrare il nuovo album?
Guarda, questa volta àbbiamo scritto un pezzo e poi registrato, e cosī via. Finito un pezzo lo registravamo subito. Le voci le abbiamo registrate dopo.

Dove lo avete registrato? Che tipologia di sound desideravate ottenere stavolta?
Twilight studios a Senago, ē lo studio di Dave, il nostro chitarrista, dunque eravamo a casa nostra, giocavamo in casa... Abbiamo passato pomeriggi bellissimi con mille birre e il solo obiettivo di trovare le migliori soluzioni possibili...

Nella recensione abbiamo sottolineato come 'Anno Zero' sia un album assolutamente competitivo con quanto esce all'estero in ambito gothic. Quali sono a vostro avviso le release più interessanti in tale settore degli ultimi due o tre anni?
Assolutamente odiamo chi fa lo snob o se la mena, ma con grande sincerità non riesco a risponderti. Tutti noi abbiamo amato i grandi classici del genere e soprattutto i capostipiti come i Joy Division ecc. onestamente non siamo molto sul pezzo con le nuove releases...

Rispetto al passato è stato ritagliato ancora più spazio alla voce. E' stata una scelta precisa oppure nata dalla scrittura di un certo tipo di brani?
Vero ma avrai notato come in questo disco si sono ridotte almeno del cinquanta per cento le doppie voci e le sovraincisioni. Questa volta ci siamo concentrati sulla purezza del timbro unico di Aldebran

Quali sono le canzoni di 'Anno Zero' che rappresentano al meglio il nuovo corso dei Bloody Mary?
Ai posteri l'ardua sentenza...

Che rapporto avete con l'elettronica e le macchine in generale?
Complesso. Riteniamo come a volte sia utile e possa arricchire lo stile di una band, altre volte sia ridondante, superfluo e anche fastidioso. Per quanto riguarda noi, ne abbiamo fatto un uso più massiccio nel disco precedente, mentre in questo abbiamo fatto più ricorso ai mezzi per così dire tradizionali del rock...

Quanto è difficile bilanciare la componente elettronica in modo da non rendere l'intero tessuto strumentale di plastica e compromettere poi la resa live dei brani?
Ma guarda, ormai anche dal vivo si puô portare e rendere l'elettronica. il problema ė che l'elettronica ė spesso usata per mascherare l'assoluta e imbarazzante pochezza compositiva delle band che la usano

Dove avete comprato le uniformi che indossate nelle foto promozionali? 
Molte in giro per i nostri tour. ogni volta che andiamo in Germania o in Inghilterra ci portiamo via qualcosa di interessante...

Quanto è importante il look per la band?
Fondamentale. Bisogna esprimere con tutti i mezzi che si hanno a disposizione, le band non si sentono solo. Si vedono anche e quindi devono poter esprimere significati anche dal punto di vista visuale.

(parole di Giorgio Costa)

Bloody Mary
From Italia

Discography
Blood?n?Roll (2006)
Party Music For Graveyards (2010)
Anno Zero (2014)