-Core
Cappanera
Italia
Pubblicato il 21/06/2011 da Lorenzo Becciani
Quando avete deciso di mettere le mani sui vecchi nastri di 'Cuore Blues Rock'n'Roll'?
Abbiamo iniziato a settembre dello scorso anno. Antonio della Jolly Roger ci aveva proposto di pubblicare questo album eldquo;fantasmaerdquo; e tutto è iniziato con l’andare in uno studio di registrazione ed ascoltare il materiale che era contenuto nei nastri per fare una prima valutazione del lavoro che avremmo dovuto svolgere.
Quali sono le difficoltà più grandi che avete incontrato?
Tecnicamente quello che ha richiesto più tempo è stato mettere in griglia, cioè a tempo su un metronomo, le parti che erano presenti sui nastri (per la maggior parte chitarre di Fabio e voci di Morby). I nastri avevano una minima oscillazione dovuta soprattutto alla loro età e questo ha voluto dire impazzire letteralmente per correggere ogni singola nota o parola. Mi ci sono voluti un paio di mesi solo per questo. Musicalmente la difficoltà maggiore è stata fare le scelte giuste a livello dei nuovi arrangiamenti, per non snaturare il sound iniziale ma cercare di rinnovarlo e tirare fuori il più possibile l’anima rock.
Ci sono state delle decisioni difficili da prendere a livello di registrazione e produzione?
Sì, praticamente tutte. Come puoi immaginare la pressione era enorme perché il mio obiettivo era quello di rimanere il più fedele al master originale cercando di esaltare ogni singola sfumatura di questo lavoro inserendo anche nuovi elementi. Per questo c’è stato bisogno di ascoltare le varie soluzioni e selezionarle. Ruggero Zanolini è stato chiamato per creare un legame con eldquo;Non C’è Più Mondoerdquo;, Johnny Salani per il legame con Fabio e Roberto e per aver collaborato con loro da sempre. Poi Dario per le chitarre, la presenza del figlio di Fabio con un duetto tra i due, poi tutto il nuovo lavoro di arrangiamento suonato da Matteo Miliani. Tutti nuovi elementi inseriti per cercare di esaltare il valore dell’album ma che hanno richiesto un lavoro enorme per coordinare il tutto, senza dimenticare che mi sono occupato di tutte le batterie ed anche questo ha comportato scegliere minuziosamente le parti da suonare.
Nella presentazione hai citato Gary Moore come ispirazione originaria. Ci sono altri artisti dai quali idealmente il disco pueograve; essere influenzato?
Gary Moore senza dubbio. Fabio in quel periodo consumeograve; letteralmente l’album eldquo;Blues Aliveerdquo;, con il quale il chitarrista dei Thin Lizzy lascieograve; il suo percorso metal per tornare alle sue origini blues. Lo steso percorso che stava facendo Fabio iniziato con eldquo;Non C’è Più Mondoerdquo;. Poi mi ricordo che entrambi in quel periodo ascoltavano Bad English e Whitesnake. Se devo trovare delle influenze l’album è composto da due anime. Da una parte quella blues che tocca il suo apice con eldquo;Un Tipo Specialeerdquo; quasi un brano alla Blues Brothers, mentre eldquo;Ecstasyerdquo; e eldquo;Rinascereierdquo; rappresentano l’anima più hard e sperimentale, un nuovo modo di scrivere musica. Sono convinto che quella era la strada che avrebbero intrapreso per il futuro. Trovo nei Bad English quella stessa voglia di appartenere all’hard rock con un uso molto marcato della melodia, quasi pop per la semplicità d’ascolto.
Come vi siete divisi i compiti con Gherardo eldquo;Ghezerdquo; Monti?
Scherzo sempre con lui perché quando lavoriamo insieme, riesco ad aprirgli nuovi punti di vista ed anche nell’utilizzo di ProTools lo stupisco spesso e concludo che stando con me è come se facesse un workshop! A parte questo diciamo che siamo diventati una coppia affiatata, io sono la mente e lui il braccio. Non ho ancora le conoscenze tecniche per potermi mettere a sedere dietro ad un mixer ma so quello che voglio quindi mi basta dirlo e lui lo fa per me perché capisce dove voglio arrivare. Gli ho alleggerito il lavoro quando si è trattato di editare. Lui si è occupato delle registrazioni mentre io mi sono portato a casa i progetti per editare e fare scelte di produzione poi siamo stati dieci giorni insieme per mixare il tutto, fase nella quale ovviamente lui ha più esperienza di me. Penso che avremo modo di fare ancora molte cose insieme.
Prova a recensire 'Rinascerei', 'Lei Sarà Con Te' e 'Depressione' per noi..
eldquo;Rinascereierdquo; è un brano stilisticamente futurista, adesso come venti anni fa. E’ basato su un ritmo ed una melodia martellante che incalza inesorabile. E’ in perfetta armonia con il testo che riesce così a trasmettere l’angoscia delle parole, con un lavoro di chitarre fantastico. Un brano da viaggio, sinfonico, con un organo clericale e un assolo pazzesco dove Fabio e Dario si avvicendano durante la coda del brano.
eldquo;Lei Sarà Con Teerdquo; è l’unico brano Rrock andante dell’album, cantato da Fabio che riesce a interpretare il testo con una passione ed una forza incredibile. L’intro, riadattato da me nella nuova produzione, è un voluto richiamo a eldquo;War Gameserdquo; brano della Strana Officina.
eldquo;Depressioneerdquo; è il brano più ironico dell’album. Musicalmente richiama il vecchio rock blues degli esordi della Strana Officina. Il solo di armonica è stato inserito nella produzione odierna e questo da ancor più effetto all’outro dove chitarra ed armonica si intrecciano tra loro come se fosse una jam improvvisata nello stesso tempo e luogo. Ironico è il testo che parla di un rocker che si consola con una birra in un locale di musica jazz e finisce con l’utilizzare il pianoforte per eldquo;cavalcareerdquo; un bel culo.
Suonerete dal vivo per promuovere l'uscita del disco?
Ne stiamo parlando ma niente è deciso. Tecnicamente la cosa è abbastanza complicata e richiederebbe del tempo. Ci sono molte parti di chitarra e di tastiera e cieograve; non pueograve; essere ricreato con solamente quattro musicisti.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Ho diverse cose al fuoco. Tutte in fase di evoluzione. Con la Strana Officina ci avviciniamo ad un periodo di pausa per riflettere sulle prossime mosse. Sfruttereograve; quindi il tempo per dedicarmi ad altro. Suono con una band, gli Octopus, che hanno registrato un album in California e sono in attesa di pubblicarlo. Suono con loro da un anno ed abbiamo aperto il concerto dei Deep Purple allo Stadio Mirabello di Reggio Emilia, lo scorso anno essendo nel roster della Barley Arts. Sto lavorando alla preproduzione in studio di un giovane chitarrista/cantante che dovrebbe uscire su major con un progetto rock blues e con un’altra band rock psichedelica entrereograve; in studio ad agosto. Da un anno insegno in una scuola e sto avendo delle grosse soddisfazioni con i miei giovanissimi allievi (soprattutto bambini dai sette a dieci anni). Inoltre ho lavorato con Dario (lui ne è coprotagonista) ad un film curando la colonna sonora e come controfigura per l’attore che interpreta il batterista. E’ un film di Carlo Virzì fratello del più famoso Paolo che è uno dei produttori. Questo potrebbe portare all’uscita di un album ed ad un tour promozionale con Dario eldquo;Kappaerdquo; alla chitarra, e Marco Cocci dei Malfunk alla voce. Insomma di cose ce ne sono, fuori dalla musica cerco di darmi da fare in una azienda agricola di un amico e ho poco tempo libero.
Com'è stato il riscontro di 'Rising To The Call'?
Direi molto buono! Non era semplice fare un disco di inediti marchiato Strana Officina, il primo senza Fabio e Roberto. Devo dire che ce la siamo cavata molto bene. L’album è piaciuto molto ed anche durante i concerti i brani vengono cantati a squarciagola.
Avete risolto i problemi con Molten Metal Productions?

Purtroppo no. Spero che sarà il destino ad occuparsi di loro. Ne faccia quello che crede più opportuno.
Qual è il ricordo più bello che hai di Fabio e Roberto?
Le jam session della domenica mattina alle quali partecipavo anch’io dall’età di dodici anni. Tutti i musicisti di Livorno sapevano che la domenica potevano arrivare con il proprio strumento suonare alla porta dello studio e trovare Fabio, Roberto e molti altri che si divertivano tra classici blues ed improvvisazioni. Così ho imparato a suonare.
Quale pensi che sia la lezione più importante che hanno tentato di impartire ai gruppi italiani?
Essere sé stessi e non seguire mode o il sound di altre band. Questo era comune soprattutto negli anni ottanta con l’enorme influenza musicale che arrivava dall’Inghilterra. Sebbene fossi piccolo mi ricordo band che si atteggiavano e suonavano come i ben più famosi colleghi anglosassoni. La Strana Officina invece senza trucco e senza inganno era una band sincera formata da due persone eccezionali come Fabio e Roberto, che hanno dimostrato con eldquo;Non C’è Più Mondoerdquo; e con eldquo;Cuore Blues Rock’n’Rollerdquo; che erano capaci di cambiare direzione solo per il piacere di provare nuove cose senza preoccuparsi delle mode o del fatto che senza il nome tutelare le cose sarebbero state più difficili.
Pensi che in generale sia stata recepita?

Da come stanno reagendo sia gli addetti ai lavori che i fans, sembra più unico che raro pubblicare un album di musica con la emme maiuscola senza pensare ai riscontri di mercato.
Qual è il batterista che recentemente ti ha impressionato di più?
A me piacciono i batteristi che hanno un loro stile inconfondibile, potenti, semplici e diretti, che usano la tecnica solo al fine di arrangiare un brano o per divertirsi in una jam. Non mi impressionano batteristi che fanno dei solo pazzeschi o che suonano a velocità inumane. Detto questo un batterista che mi piace molto oggi è Roy Mayorga (Stonesour, Soulfly). K’ho visto al Gods Of Metal ed ero sul palco a poca distanza, il modo migliore per sentire la pressione di un batterista. Ovvio che Tommy Lee ha fatto scuola ed anche lui ne sa’ qualcosa.

(parole di Rolando Cappanera)

Cappanera
From Italia

Discography
Non C'e' Piu' Mondo (1991)Cuore Blues Rock'N'Roll (2011)