-Core
Pendragon
UK
Pubblicato il 27/02/2009 da Lorenzo Becciani

Sei nell"ambiente musicale addirittura da trent"anni. Quante cose sono cambiate nel frattempo ?
Di sicuro migliori continuamente anche se non te ne rendi propriamente conto. Soprattutto comprendi più velocemente cosa ottenere e come farlo. Quello che conta nella musica è però la chimica e non basta essere dei musicisti preparati per comporre grandi canzoni. I trend si evolvono senza sosta e quello che andava venti anni fa puoi ritrovarlo nuovamente attuale adesso. Impossibile  rimanere incollati a tutto. L"unica cosa che si può fare è solamente cercare di scrivere buona musica.  Personalmente mi ritengo un artista impegnato in una sfida senza tempo che cerca sempre nuovi colori e nuovi approcci per non annoiarsi.
Ascolti ancora i tuoi vecchi album ?
Suoneranno un po" datati ma sono orgoglioso di quello che hanno rappresentato. Pubblicare dischi è un dono che non tutti ricevono e quindi sono tuttora felice di averli alle spalle e potere contare su di loro in certi momenti. Magari non mi piace più molto come suonano. Ascoltandoli adesso posso affermare che avrebbero potuto essere registrati e prodotti meglio ma sono anche passati un sacco di anni. Prendi "Foxtrot" dei Genesis. Se uscisse ora avrebbe suoni e produzione totalmente differenti ma uno dei suoi pregi è proprio quello di appartenere ad un"altra era. Non si può tornare indietro nel tempo.
Sono passati tre anni da "Believe". Nel frattempo avete pubblicato un paio di dvd..
E" corretto. Prima è stato il turno di "And Now Everybody To The Stage"  e poi di "Past And Presence" con cui abbiamo festeggiato i ventuno anni del nostro debutto discografico. E" stata un"esperienza eccitante perché abbiamo invitato tutti i vecchi membri in Polonia a suonare con noi. Stavolta abbiamo invece allegato al disco un documentario dal titolo "Handy-Cam Progumentary" che si occupa di svelare i segreti delle registrazioni e di come sono nati i vari pezzi. Un vero diario in studio.
Di quali elementi nuovi è portatore "Pure" ?
Volevo qualcosa di diverso dal solito disco prog e quindi ho accentuato le influenze metal e dato un tocco grunge alle composizioni. Niente di sconvolgente. Solo un disco con maggiore attitudine. I vecchi album erano certamente meno aggressivi. Con Scott abbiamo lavorato molto sulle parti di batteria in modo che le canzoni suonassero più corpose.
Che rapporto hai con le macchine ?
Odio la tecnologia. In realtà premo qualche bottone qua e la finchè le cose non funzionano. Non ho la mentalità per stare dietro a certe cose. Preferisco pensare a fare un viaggio con la mia moto..
C"è ancora qualcosa di puro in questo mondo ?
La ragione per cui ho intitolato così il disco è proprio che non vedo più purezza in giro. Ho pensato a quando ero giovane e talmente ingenuo da intraprendere la carriera di musicista. Ho pensato all"innocenza dei bambini che sta sempre più svanendo.
Che significato si cela dietro la cover ?
Rappresenta le difficoltà degli adolescenti ad affrontare la vita, le difficoltà che hanno con le autorità, la scuola, i parenti e quella sensazione che si prova quando ci si sente ingabbiati. Anche l"idea di non essere riusciti a ottenere il massimo del nostro potenziale per avere subito troppo le decisioni degli altri. L"album parla di quando si cresce specialmente nell"età tra i quindici e i sedici anni quando vorresti batterti con tutti e mostrare al mondo la tua forza. E" sempre più difficile lasciare un segno nel mondo e io sto ancora combattendo a quarantasette anni. Non ce l"ho con parenti o scuola ma con il governo e certe leggi. La mia filosofia è molto vicina a quella espressa in "Pure".
Cosa pensi della scena prog di oggi ?
Penso che la vecchia scuola stia vivendo un momento di calo e quelle band che ancora continuano a rifarsi ai Genesis o riproporre quegli stilemi abbiano perduto il senso del tempo. Ci sono invece un sacco di nuovi gruppo che provano a fare qualcosa di diverso con ottimi risultati.
Quali band ascolti ultimamente ?
Mi piacciono i Radiohead perché sanno sorprenderti ogni volta, hanno dei testi intriganti e ottimi suoni. Mi gira ancora la testa quando ascolto "In Rainbows". Poi adoro i due dischi dei Blackfield il progetto di Steven Wilson e Aviv Geffen, i polacchi Riverside e i norvegesi Airbag. Infine i  Pure Reason Revolution che sono quelli che sanno eccitarmi di più in questo momento.
Sei perfezionista ?
In un certo senso si. Non tanto a livello di tecnica quanto di feeling. Voglio che la vibrazione di un pezzo sia esattamente quella che avevo in mente al momento di scriverla e quindi lo suono decine di volte finché non la ottengo.

(parole di Nick Barrett)
 

Pendragon
From UK

Discography
The Jewel (1985)
Kowtow (1988)
The World (1991)
The Window of Life (1993)
The Masquerade Overture (1996)
Not of This World (2001)
Believe (2005)
Pure (2008)
Passion (2011)