-Core
Virginiana Miller
Italia
Pubblicato il 29/04/2019 da Lorenzo Becciani

Quanto c’è della provincia italiana in questo album che canta di storie americane?
C’è tanto, prima di tutto perché la provincia è un po' uguale in tutto il mondo. L’altro motivo è che stiamo vivendo un momento di profonda crisi delle democrazie occidentali. Dare un’immagine del centro dell’impero serve per descrivere anche la crisi delle varie periferie.

Da cosa è dipesa la scelta dell’inglese?
Non c’è un significato particolare. ‘The Unreal McCoy’ è nato così perché sentivamo che col disco precedente, anche a causa dello sforzo produttivo, avevamo esaurito tutto quello che potevamo dire. Per non ripeterci abbiamo pensato di fare qualcosa di completamente diverso.

Dove si sono svolte le registrazioni?
L’album è stato registrato tra Lari e la nostra sala prove a Livorno per poi essere mixato da Ivan Rossi a Milano. La produzione è stata seguita da Ale Bavo e stavolta abbiamo cercato una grande immediatezza e verità dei suoni, soprattutto per quanto concerne chitarra e pianoforte. Personalmente mi annoiano i suoni di plastica, compressi all’inverosimile, che vanno di moda oggi. Rendono tutto molto piatto e sacrificano l’espressività della timbrica. Per questo abbiamo lavorato sulla grana degli strumenti.

È il vostro disco più dark?
Sicuramente lo è anche se non mancano momenti più leggeri e pop.

Inizia l’ascolto è sembra quasi di trovarsi in atmosfere familiari perchi ama David Bowie, Lou Reed e Nick Cave poi partono i Viginiana Miller ed il viaggio si rivela molto intimo..
Le influenze sono senza dubbio quelle alle quali aggiungerei la tradizione del rock americano ed il country. Un background che faceva parte di noi anche in passato ma che non aveva trovato posto nei dischi precedenti.

Vuoi parlarci del video di ‘Lovesong’?
È l’ultimo pezzo che abbiamo completato quando eravamo in studio a registrare. Nei nostri dischi c’è sempre un pezzo che finiamo all’ultimo e spesso esce come singolo. Fu così anche per ‘L’Estate È Finita’. Il video è stato girato da Valerio e ci rappresenta molto con queste atmosfere noir che si ritrovano pure nell’ascolto.

Quali sono gli altri pezzi chiave a tuo parere?
Direi ‘Soldiers On Leave’ e ‘Christmas 1933’, che ha un ritornello molto diverso dal solito.

Quanto è cambiato il tuo approccio vocale negli anni?
Ascoltando i primi dischi devo dire che non mi riconosco molto. Forse era la paura o comunque il fatto che il rapporto col microfono non è scontato ed è qualcosa che va coltivato nel tempo.

Perchè l’album esce per Santeria?
È stata la migliore proposta che abbiamo ricevuta ed è un onore far parte del loro catalogo. Ricordo ancora quando puntarono i Perturbazione in un momento in cui l’indie italiano stava prendendo una direzione totalmente diversa. Furono coraggiosi ed il loro coraggio è stato ripagato dal tempo.

Stasera suonerete al Glue che è un po' il centro della scena indie fiorentina..
È una strana sensazione perché noi eravamo indie quando i musicisti di oggi facevano le elementari. Per noi il problema maggiore è sempre stato quello di essere livornesi. La scena di Livorno è ottima ma siamo un po' gli australiani del caso. Non è mai stato semplice comunicare quello che facevamo.

Cosa provi a registrare un live acusti proprio ad Audioglobe?
È bello stare qui. È la dimostrazione che i dischi ci sono ancora. Un segnale rassicurante come quando mi reco in biblioteca. Dischi e libri sono la testimonianza della creatività e dell’ingegno umano. Qui poi è un magazzino e quindi c’è un legame forte anche col lavoro che non è male.

Quali sono i vostri piani dal vivo?
Abbiamo qualche data fissata oltre a quella di stasera e poi cercheremo di portare il nuovo materiale in più luoghi possibili. Dopo quasi sei anni che non suonavamo dal vivo è terrorizzante rimontare sul palco ma proprio per questo gli stimoli sono notevoli. Personalmente ho ritrovato la voglia di farlo e, visto che il rapporto col palco è sempre stato contrastato, è una cosa buona..

(parole di Simone Lenzi)

 

Virginiana Miller
From Italia

Discography
1997 – Gelaterie sconsacrate
1999 – Italiamobile
2003 – La verità sul tennis
2006 – Fuochi fatui d'artificio
2010 – Il primo lunedì del mondo
2013 – Venga il regno
2019 - The Unreal McCoy