-Core
Anthem
Giappone
Pubblicato il 14/03/2019 da Lorenzo Becciani

Ti ricordi di come nacque il nome Anthem? Eri anche in un’altra band chiamata Black Hole  giusto?
Sarà stato più o meno il 1983 quando mi venne in mente il nome Anthem e decisi di continuare con i membri di allora. Ero ispirato da una canzone dei Deep Purple e c’era anche una label oltreoceano che si chiamava così. Allo stesso  tempo era anche frutto del desiderio di diventare un simbolo un giorno. Con i Black Hole eravamo un trio, prima degli Anthem, e suonavamo rock con varie influenze.

Quali erano le vostre principali influenze quando formaste la band? Cosa ricordi della prima line-up con Toshihito Maeda e Akifumi Koyanagi?
Ero influenzato soprattutto dall’hard rock inglese degli anni ‘70 e ‘80. Ai primi tempi cercammo però di includere anche elementi NWOBHM. All’inizio con la prima line-up fu molto problematico. Ero il membro più vecchio e avevo già avuto delle esperienze semi-professionistiche quindi dovetti insegnare loro parecchie cose. Erano simpatici comunque e quindi fu divertente.

Qual è il migliore disco degli anni ‘80?
E’ difficile scegliere! Riascolto spesso ‘Down To Earth’ dei Rainbow (che però è del ‘79) e ‘Thunder & Lightning’ dei Thin Lizzy.

‘Show Must Go On!’ venne scelta per la prima epica trasformazione di Akira Fudo in Devil Man! Cosa provi guardando quella scena?
È stato molto interessante e nuovo per me perché era una canzone nata per altri propositi.

Perché vi scioglieste dopo ‘Domestic Booty’? Solo per l’avvento di Grunge e Visual Kei?
Quando arrivarono gli anni ‘90 la musica internazionale, compresa quella giapponese, ebbe un momento di svolta. A quel punto non riuscimmo a portare più avanti la nostra attività come prima.  Non volevamo diventare visual kei e passare al grunge sarebbe stata una scelta sbagliata. Provammo a combattere dal ‘89 al ‘91 ma, forse a causa della nostra età ancora giovane, non riuscimmo a salvarci.

Perchè decidesti di pubblicare ‘Heavy Metal Anthem’ con Graham Bonnet e non con Yukio o Eizo?   
Stavo bevendo con un mio amico che lavorava per l’industria musicale e nacque l’idea. Sapeva che ero un fan di Graham Bonnet e mi chiese se la cosa avrebbe potuto funzionare. All’epoca non pensavo di ripartire con gli Anthem quindi accolsi l’idea.  

Qual è stata la migliore line-up degli Anthem?
Ogni line-up ha avuto le sue caratteristiche ed è unica e interessante. Di sicuro quella attuale è la migliore di sempre!

Come siete entrati in contatto con Nuclear Blast? Quali sono i vostri piani dopo la release di ‘Nucleus’?
Sono contento che il nostro demo sia piaciuto loro. Non avrei mai immaginato una cosa del genere. Suoneremo per la prima volta in Europa al Keep It True Festival ad Aprile. Ci auguriamo di fare altre date nel vecchio continente e magari a quel punto inizieremo le lavorazioni per un nuovo album.

Come hai scelto le canzoni per ‘Nucleus’?
È stato difficile perché gli Anthem hanno pubblicato tanti album. Questa volta ho scelto quelle che pensavo si adattassero meglio alla line-up attuale in maniera che ogni membro potesse esprimersi al meglio individualmente.

Jens Bogren è un maestro. Cosa avete chiesto in termini di missaggio?
Prima gli abbiamo fatto ascoltare  le versioni originali e poi gli abbiamo chiesto che suonassero come gli Anthem ma che lasciasse il suo input. Il primo mix era già ottimo ma ho voluto comunque ascoltarne un altro paio per rendermi conto delle differenze. In tal modo è venuto l’album com’è adesso. Ho apprezzato molto il suo lavoro e la sua attitudine.
 
Possiamo dire che Loudness, X Japan, Earthshaker e Anthem sono le migliori rock-metal band giapponesi di sempre?
Sono felice di essere nella lista. Grazie molte.
 
Qual è il vostro bestseller?
Penso ‘Gypsy Gays’. Lo amo ma non vendette comunque come avrebbe potuto.
 
Qual è stato il momento più imbarazzante sul palco?
Sono caduto e ho rotolato per il palco qualche anno fa. Per fortuna ho fatto judo per tanti anni, esattamente la tecnica ukemi, e sono riuscito a tirarmi su naturalmente.  

Qual è la tua peggiore memoria di quando eri piccolo?
Forse che non sono diventato il pupillo di Eiji Tsuburaya, creatore di Godzilla e di tanti film sui mostri, oppure un campione di baseball.

(parole di Naoto Shibata)

Anthem
From Giappone

Discography
1985 - Anthem
1985 - Ready to Ride
1986 - Tightrope
1987 - Bound to Break
1988 - Gypsy Ways
1989 - Hunting Time
1990 - No Smoke Without Fire
1992 - Domestic Booty
2000 - Heavy Metal Anthem
2001 - Seven Hills
2002 - Overload
2004 - Eternal Warrior
2006 - Immortal
2008 - Black Empire
2011 - Heraldic Device
2012 - Burning Oath
2014 - Absolute World
2017 - Engraved
2019 - Nucleus
2023 - Crimson & Jet Black