-Core
Danko Jones
Canada
Pubblicato il 04/12/2018 da Lorenzo Becciani

Abbiamo in comune la passione per il rock norvegese e svedese. Hai avuto la possibilità di ascoltare l’album solista di Hank dei Turbonegro?
Ancora no. Ho sentito il singolo, ‘Bum To Bum’, e mi è sembrato ottimo. Hank è un grande performer.

Ci sono dei gruppi provenienti dalla Scandinavia che ti hanno colpito in maniera particolare di recente?
Ultimamente solo i Lüt che sono norvegesi e ci hanno supportato per alcune date.
 
Quando hai iniziato a suonare sei stato influenzato in qualche modo dai dischi dei tuoi genitori?
Assolutamente no. Ho iniziato ad ascoltare musica per conto mio, scoprendo le band nei negozi di dischi dove mi recavo. Ho cercato persone con cui suonare ed in quel modo ho cominciato a comporre pezzi. Ricordo bene i primi che ho scritto ma non erano legati in nessuna maniera a quello che ascoltavano i miei genitori.

Quante volte provate insieme?
Quasi mai! Solo un paio di volte prima di partire in tour per preparare la scaletta. Siamo sempre in tour e quello è il nostro modo di fare pratica.

Avete appena terminato le registrazioni del nuovo album. Cosa puoi dirci in merito?
A due anni di distanza dalle sessioni di ‘Wild Cat’, che erano avvenute ancora con Eric Ratz come produttore, siamo tornati in studio vicino a Vancouver con Garth “GGGarth” Richardson  che in passato ha collaborato con band del calibro di Rage Against The Machine, Biffy Clyro, Rise Against e Chevelle. Con Eric ci siamo trovati molto bene ed il suo suono di chitarra è grandioso ma stavolta c’è stata l’opportunità di collaborare con Garth e l’abbiamo sfruttata reciprocamente. So che possono sembrare dichiarazioni di facciata ma credo sia veramente uno dei nostri migliori album.

Finora hai diffuso due estratti del disco…
‘We’re Crazy’ e ‘Burn In Hell’ che stiamo anche suonando dal vivo. Rappresentano bene il sound dell’album ma in fin dei conti, giunti al nono lavoro in studio, i nostri fan sanno cosa aspettarsi. Non amiamo le sorprese.  

In effetti non avete mai pubblicato brutti album. Hai qualche rimpianto?
Solo sul mixaggio di ‘Never Too Loud’ che mi ha deluso. I demo delle canzoni erano ottimi ma poi è cambiato qualcosa e non sono rimasto soddisfatto. Infatti dal vivo abbiamo riarrangiato i pezzi. ‘Rock And Roll Is Black And Blue’ è invece un album che amo molto, non è migliore dal punto di vista del songwriting ma da quello del suono decisamente sì! Il processo di realizzazione però è stato veramente complesso e non vorrei ritrovarmi in situazioni del genere.

Come scrivi di solito?
In tour è capitato ma solitamente non ho tempo. Quando sono a casa archivio i riff e appena ho una linea melodica più strutturata la condivido con gli altri membri. Capita di scrivere canzoni che poi non vengono utilizzate ma non è necessariamente un taglio qualitativo. Magari il riff è ottimo ma in quel momento non ti fa scattare niente. In generale non amo le b-sides, per l’ultimo album abbiamo scartato dieci pezzi e ce n’erano almeno due che meritavano assolutamente di essere pubblicate. Alla fine però abbiamo pensato di inserire solo quelle che stavano bene insieme.
 
Qual è il migliore consiglio che hai ricevuto per la tua carriera di musicista?
Bere tanta acqua fa bene alla voce.  

Hai degli amici veri nell’industria musicale?
Purtroppo ci sono brutte persone dappertutto. Nel mondo in generale e anche nel music business. Sono amico con Damian Abraham dei Fucked Up e Phil Rind dei Sacred Reich. Forse loro due sono gli unici che sento anche telefonicamente. Con Damian è più facile vederci perché vive a Toronto come me mentre Phil risiede in Arizona. Un altro amico è l’attore comico Nick Flanagan.  

Che rapporto hai con l’Italia?
Direi che avere un bassista italiano è ben più che un semplice rapporto. Siamo stati a suonare qui una dozzina di volte ed è sempre un piacere.

Che musica ascolti sul tour bus?
Non tanta perché in genere cerco di rilassarmi. È più facile che guardi la televisione o qualche film.  Ascolto più attentamente quando sono a casa.

Hai detto rilassarmi..
Sì lo so… tra musica, libri, podcast sono sempre impegnato. Adesso non scrivo più come prima ma in ogni caso cerco di sfruttare al massimo i tempi morti che ho in tour. Oggi per esempio il camerino è piccolo e dovendolo condividere con i Prima Donna non ho modo di starmene tranquillo ma quando ho più spazio cerco di scrivere.
 
Quali sono i vostri piani dopo questo tour?
Il disco dovrebbe uscire in primavera e prima della release pubblicheremo un altro paio di canzoni. Poi saremo impegnati con Nashville Pussy e Prima Donna in un tour americano che durerà due settimane. A quel punto penseremo ai festival estivi per iniziare la promozione del disco e torneremo in Europa in Autunno.  
 

Danko Jones
From Canada

Discography
I'm Alive And On Fire (2001)
Born A Lion (2002)
We Sweat Blood (2003)
Sleep Is The Enemy (2006)
Never Too Loud (2008)
Below The Belt (2010)
Rock And Roll Is Black And Blue (2012)
Fire Music (2015)
Wild Cat (2017)
A Rock Supreme (2019)
Power Trio (2021)
Electric Sounds (2023)