-Core
Árstíðir
Islanda
Pubblicato il 21/11/2018 da Lorenzo Becciani

‘Nivalis’ è senza dubbio il vostro album più “aperto”, in grado di conquistare numerosi mercati e differenti fasce di pubblico..
Ci siamo arrivati col tempo. Abbiamo sempre cercato di evolverci e anche dal punto di vista personale siamo cambiati molto. Alcuni musicisti amano stagnare nel loro successo, noi siamo all’opposto, ascoltiamo musica diversa e abbiamo continuamente bisogno di metterci alla prova. Per esempio Gunnard e Daniel attualmente ascoltano tanta elettronica mentre in passato erano appassionati di musica acustica. Se guardi le loro playlist su Spotify sono piene di artisti elettronici e questo è il segno del cambiamento.

In effetti dagli Árstíðir è possibile aspettarsi un po' di tutto, concerti a cappella, ambient, folk o heavy metal. Adesso siete pure sotto Season Of Mist..
Ci hanno scelti loro. Otto anni abbiamo preso un aereo e siamo andati negli uffici di Sony a Stoccolma. Ci avevano visto dal vivo ma non sapevano come promuoverci e quindi abbiamo deciso che non era la soluzione giusta per noi. Season Of Mist è un’etichetta prevalentemente metal ma con un sacco di band originali. Forse i metallari sono più aperti di mente, ascoltano la musica e non si focalizzano troppo sul genere.

Qual è la traccia chiave di ‘Nivalis’?
Personalmente ritengo che sia ‘While This Way’ perché è stata la prima che abbiamo terminato e quella che ci ha spinto a scrivere altro materiale in tale direzione.

Io amo moltissimo ‘Like Snow’ ed in generale la vostra musica è decisamente legata alla Terra da cui provenite. In aereo per l’Islanda ho ascoltato alcuni pezzi di ‘Nivalis’..
Siamo felici che Icelandair passi i nostri pezzi, amiamo la nostra cultura e rappresentare la propria Terra è sempre bello. Detto questo non vogliamo assolutamente finire negli stereotipi della musica islandese e ciò ci spinge a scrivere materiale diverso dagli altri. Fin dal secondo lavoro in studio ‘Svefns Og Vöku Skil’ è stato così e in questo modo abbiamo scoperto quanto possiamo essere unici.

Iceland Airwaves è molto importante perché promuove le band islandesi a tantissima gente proveniente dall’estero..
Il concerto di supporto ai Mumford & Sons dello scorso anno per noi è stato importantissimo. Una grande esperienza e una combinazione che speriamo di ripetere, anche loro infatti giocano molto con le armonie vocali. Sono legato anche al concerto all’Harpa di due anni fa quando ci furono dei problemi tecnici ed improvvisamente l’impianto saltò. Non funzionava nulla quindi l’unica cosa che potevamo fare era cantare e il pubblico impazzì.
 
Ci sono delle nuove band che ti piacciono in particolare?
Il rap sta ancora dominando il mercato e non lo seguo troppo. In generale, durante il festival, mi piace girare per locali e scoprire qualcosa di nuovo. Stiamo per partire in tour con Solstafir e Kontinuum, anche loro su Season Of Mist, e credo che in questo momento siano tra le migliori band islandesi. Quando saremo tornati dal tour europeo cominceremo a pensare al nuovo album. Abbiamo avuto anche qualche contatto per partecipare ad una colonna sonora. Vediamo se il progetto si materializzerà.
 
State cercando di organizzare anche un tour fuori dai canoni metal?
Sì certo. Ci piace misurarci con band completamente diverse tra loro.  

Pensate di collaborare ancora con Anneke van Giersbergen?
Ci piacerebbe molto. L’ultima collaborazione è stata con il leggendario musicista islandese Magnús Þór Sigmundsson.

Qual è la tua stagione preferita?
In Islanda diciamo sempre che ci sono due stagioni ovvero “shitty” e “shittier”. L’inverno è sempre la stagione più musicale perche è quella dove componiamo di più. In generale siamo affascinati dalla Natura e dalle ambientazioni più oscure.

(parole di Ragnar Ólafsson)

Árstíðir
From Islanda

Discography
2009: Árstíðir
2011: Svefns og vöku skil
2015: Hvel
2016: Verloren Verleden
2018: Nivalis
2021: Pendúll