-Core
Bleeding Through
USA
Pubblicato il 28/09/2018 da Lorenzo Becciani

Tornare dopo così tanti anni non deve essere stato semplice. Come hai trovato il movimento metalcore?
Ci siamo presi un pausa per poterci dedicare alle nostre ambizioni ed alle nostre famiglie. Quando sei in tour per tre-quattro anni di fila non riesci ad avere una vita reale, una relazione o anche semplicemente comunicare con gli amici. Avevamo bisogno di tempo per mettere in ordine le nostre vite. Inoltre questo lasso di tempo è servito a ritrovare entusiasmo. Non potrò mai dimenticare la reazione degli altri ragazzi quando ho fatto sentire loro il primo pezzo che avevo scritto per ‘Love Will Kill All’. Se avessi dovuto ingaggiare tutti membri nuovi probabilmente non avrebbe avuto senso. Riguardo al movimento metalcore ho dei sentimenti discordanti. Sono sicuramente legato a tante band che hanno iniziato proprio come noi nell’area di Orange County e si sono fatti il culo per anni per raggiungere i propri obiettivi. Se mi parli di scena però ho qualche perplessità. Ci sono troppe formazioni diverse in circolazione e scarso senso di fratellanza. Al momento ascolto solo Code Orange, Architects e While She Sleeps.

Di cosa parlano i testi di ‘Love Will Kill All’?
In passato ho parlato spesso di relazioni finite male ma stavolta l’argomento principale è il disturbo bipolare di cui soffro. Ho cercato di tenerlo nascosto per tanti anni ma dopo l’uscita di ‘The Great Fire’ ho avuto bisogno di confessare quello che avevo dentro. Nei testi parlo di solitudine, di cosa significhi estraniarsi improvvisamente dal mondo, di amicizie rovinate e di lottare per i propri obiettivi. ‘Set Me Free’ parla di come mi sono sentito intrappolato in quello che le altre band, i discografici ed i critici dicevano della band.

Dal punto di vista stilistico come collocheresti questo nuovo album nella discografia dei Bleeding Through?
Se è uscito dopo ‘The Great Fire’ significa che comunque rappresenta un’evoluzione a partire da quell’album anche se musicalmente può essere descritto come un mix tra ‘The Truth’ e ‘Declaration’. ‘Love Will Kill All’ è un album che ho scritto per l’amore di farlo, di suonare ancora con i miei amici e vedere se la gente ha ancora voglia di noi. Siamo orgogliosi di essere entrati in un catalogo importante come quello di SharpTone Records ma non mi sono posto obiettivi economici anche perché da qualche anno ho una palestra ben avviata e faccio l’imprenditore.
 
Quindi questo potrebbe essere un album isolato?
No, al contrario ho intenzione di dare un seguito rapido a ‘Love Will Kill All’ e sfruttare il nuovo entusiasmo che c’è nella band. In queste canzoni ci sono lo stile, l’aggressività e l’emotività che hanno reso celebri i Bleeding Through e in questo momento sono pieno di idee e non vedo l’ora di partire in tour e sperimentare la reazione dei fan al nuovo materiale. Al mio fianco ci sono sempre Derek e Marta mentre Manny Contreras degli Impending Doom ci darà una mano dal vivo assieme ai nuovi membri Jason Richardson e Harry Nevile.
 
Hai qualche rimpianto rispetto al passato?
Non sono tipo da rimpianti. Se fossimo stati meno punk in certe scelte magari avremmo fatto più soldi. In tanti ci dicono che avremmo dovuto esserci noi al posto degli As I Lay Dying ma non ho rancori anzi sono amico di Tim Lambesis e lo sento spesso. In ‘Life’ parlo della nostra carriera, di come percepisco adesso quello che siamo riusciti ad ottenere.
 
Cosa hai ascoltato di recente che ti ha veramente colpito?
Il nuovo album di Ihsahn. É davvero magico. Allo stesso tempo sono rimasto deluso da ‘Eonian’ dei Dimmu Borgir. Sono stati per tanti anni una delle mie band preferite ma quello di adesso non è più black metal.   
 
(parole di Brandan Schieppati)

Bleeding Through
From USA

Discography
2001 – Dust to Ashes
2002 – Portrait of the Goddess
2003 – This Is Love, This Is Murderous
2006 – The Truth
2008 – Declaration
2010 – Bleeding Through
2012 – The Great Fire
2018 – Love Will Kill All