-Core
Virginia Waters
Italia
Pubblicato il 18/07/2018 da Lorenzo Becciani

Lascio a voi la presentazione della band..
(Maria Teresa Tanzilli) Siamo i Virginia Waters. Veniamo da Perugia e ci siamo formati due anni fa. Ho messo assieme la squadra con l’idea di registrare delle tracce e delle idee che avevo accumulato negli ultimi anni. Poi l’alchimia tra i membri si è rivelata quella giusta ed abbiamo continuato come band vera e propria. Il nostro è un rock puro e crudo. Abbiamo partecipato alle selezioni di Blues In’ ed abbiamo vinto ottenendo un’opportunità fantastica ovvero poterci esibire su un grande palco come quello di Pistoia Blues. Non capita tutti i giorni e siamo veramente entusiasti di questa esperienza.

Provenite da altri progetti?
(Maria Teresa Tanzilli) Sì e anche adesso siamo impegnati in altre band. Siamo molto attivi e suoniamo generi differenti tra loro. Credo sia importante perché ognuno di noi porta un contributo significativo a livello di mood e naturalmente anche compositivamente.

Quali erano i vostri obiettivi all’inizio?
(Maria Teresa Tanzilli) Non saprei. Alla fine quello che ci interessava era creare un progetto che rispecchiasse il nostro mood e la nostra voglia di fare musica. ‘Skinchanger’ è un album molto personale e stiamo cercando di portarlo su più palchi possibili. Secondo me è uscito un bel prodotto e dal vivo ci divertiamo da morire.

Perché vi siete chiamati Virginia Waters?
(Maria Teresa Tanzilli) Cercavo un nome di un ansiolitico. Non l’ho trovato che mi piacesse allora ho cercato su Google i nomi di alcune case di cura e ne ho trovata una situata su un posto di nome Virginia Water. Da lì ho fatto un parallelo con Virgina Woolf che amo molto, l’ho leggermente modificato e l’ho imposto agli altri. Me lo sono sentito subito addosso.

Visto che siete nati due anni fa e ‘Skinchanger’ è dell’anno scorso le registrazioni sono state piuttosto veloci..
(Maria Teresa Tanzilli) Sì, abbiamo subito arrangiato le tracce che avevo già scritto ed altre sono nate in fase di registrazione. Nel giro di pochi mesi abbiamo finito. Le sessioni di registrazione si sono svolte al JAP.
(Andrea Spigarelli) JAP Records è un collettivo di musicisti e creativi nato dall’esperienza dei soci dell’Associazione Culturale Jap Perù. Attorno a studio e sala prove è nata un’etichetta che si occupa anche della promozione e del booking delle sue band. L’album è stato co-prodotto da me e Maria Teresa.

Per i suoni vi siete ispirati a qualche band in particolare?
(Andrea Spigarelli) Direi di no. É stato tutto molto istintivo.

Il titolo ‘Skinchanger’ da cosa deriva?
(Maria Teresa Tanzilli) É semplicemente il titolo di una delle tracce. Trovo che racchiuda molto bene il senso dei testi, un cambiamento di pelle, un movimento, un passaggio che volevo si percepisse ascoltando l’album.

Un passaggio che ha poi portato a qualcosa?
(Maria Teresa Tanzilli) Di step nella vita se ne passa tanti. In alcuni momenti senti l’esigenza di un cambiamento per eventi esterni o interni. Mettere in musica questa sensazione è stato terapeutico.

‘I've Killed My Power Animal’ è stata inserita nel quarto volume della compilation ‘Pistoia Blues Next Generation’..
(Maria Teresa Tanzilli) É il singolo dell’album e il pezzo che abbiamo scelto per girare un video realizzato totalmente da noi e che ha come protagonista Mr. Penguin.

Quali sono gli altri passaggi chiave in scaletta?
(Maria Teresa Tanzilli) Tutte le canzoni sono molto differenti tra loro. É un percorso altalenante, né in discesa e nemmeno in salita, esattamente come me lo immaginavo prima di incidere l’album. Non volevo qualcosa di piatto a livello di genere. Direi comunque ‘Queen Of The Rush’ e ‘Until The Last Drop’, che spezza un po' il ritmo del cd.

Tornerete presto in studio?
(Maria Teresa Tanzilli) Abbiamo già delle canzoni nuove. Una di queste, ‘Last Sun’, l’abbiamo eseguita sul palco di Pistoia Blues. Ci sono delle idee da mettere assieme e speriamo di iniziare a lavorarci in autunno. Solitamente parte tutto da me. La ghost track dell’album è la versione demo di ‘Queen Of The Rush’, proprio come l’ho registrata in camera mia con chitarra, tastiera e voce. In questo modo porto le mie linee melodiche in sala prove, gli altri offrono un contributo ed a volte spingono il pezzo su strade impensabili.

Quali sono i prossimi piani dal vivo?
Il 31 agosto ci esibiremo al Beat di Empoli. Non vediamo l’ora.

L’ultima domanda la rivolgo ad Andrea. Maria Teresa è molto bella e ricca di talento. Ha anche qualche difetto?
(Andrea Spigarelli) Ne ha tanti. In studio è una rompiscatole. Quando è finito l’album poi comincia a rompere per le date dal vivo. Prima o poi finiremo nel manicomio di cui parlava prima. A parte gli scherzi la sua è un’ansia costruttiva. Visto che siamo in conclusione ci tengo a ringraziare Samuele Settimi che suona in un’altra band della JAP Records, Il Gigante, e che ci ha accompagnato in un paio di date del Blues In’ Contest a causa dell’indisponibilità di Giulio.

Virginia Waters
From Italia

Discography
Skinchanger (2017)
Sociopathic Party Girl (2023)