-Core
Francobollo
Svezia
Pubblicato il 10/07/2018 da Lorenzo Becciani

Nella vostra musica ci sono momenti molto diversi tra loro. Alcuni potenti, al limite del noise, ed altri tranquilli, quasi pop..
Scriviamo musica insieme da dieci anni e quello che ci interessa di più sono le dinamiche. Questo perché durante i concerti vogliamo sorprendere la gente e gli alti e bassi ci servono. É anche il motivo per cui abbiamo registrato l’album in presa live.

State lavorando al successore di ‘Long Live Life’?
Al momento stiamo registrando due album. Prima ne pubblicheremo uno poi vedremo cosa fare col restante materiale. Non abbiamo ancora scelto il produttore ma ascoltiamo così tanta musica che potremmo benissimo pubblicare un album di sola elettronica o totalmente punk. Magari faremo qualcosa di acustico..

A livello compositivo quali regole seguite?
Nessuna regola! Ci dividiamo compiti e strumenti senza pianificare niente di preciso. Tutto noi componiamo ed è per questo che i pezzi sono molto diversi tra loro ma alla fine portiamo avanti solo quelli che possono essere veramente distintivi.

Come avete scelto un nome così singolare?
Quando abbiamo formato la band avevamo 15-16 anni e vivevamo ancora a Lund. Suonavamo strumenti diversi da adesso e l’idea ci è nata da una cartolina spedita proprio dall’Italia.

Perché vi siete trasferiti a Londra?
Soprattutto per suonare. Per trovare occasioni in Svezia devi essere una band importante. É molto bello vivere a Lund ma la gente è molto introversa e tende ad uscire poco. A Londra invece è pieno di locali e puoi suonare anche tutte le sere. Nel giro di breve tempo abbiamo trovato un manager che ci ha trovato sempre più gig. Volevamo esplorare noi stessi e la nostra musica e credo che in qualche maniera ci siamo riusciti.

Vi sentite una band inglese adesso?
Alla gente piacciono le band svedesi quindi ci fa ancora comodo definirci così. Poi “scandi band” suona troppo bene.

La prima volta che vi ho ascoltato mi siete sembrati la versione punk dei Radio Dept..
Anche loro sono di Lund e sono sicuramente tra le nostre influenze. In generale non amiamo le categorie. Troviamo abbastanza ridicoli termini come alternative rock o indie rock. Per noi indie sono i Pavement non tutto quello che è venuto dopo. Alla fine facciamo pop e lo rendiamo ballabile con suoni bizzarri.

Qual è la traccia chiave del vostro primo album?
Direi ‘Worried Times’ perché racchiude un po' tutte quelle che sono le nostre caratteristiche e dal vivo viene una bomba.
 
Cosa volevate cambiare dopo l’EP?
In realtà si è svolto tutto allo stesso modo. La prima volta che siamo entrati in studio non volevamo registrare troppi pezzi ma sia l’EP che l’album sono stati registrati in presa live con gente che entrava e usciva dallo studio mentre noi suonavamo. Siamo stati aiutati da Charlie Andrews e Benjamin Francis Leftwich ma era come un party.

Cosa vi è piaciuto di più di questa edizione del Northside?
Il concerto dei Queens Of The Stone Age è stato spettacolare. Noi preferiamo però i piccoli club dove possiamo far salire le persone sul palco. A Milano per esempio abbiamo fatto un grande show e speriamo di tornare presto dalle vostre parti.

(parole di Simon Nilsson)


Francobollo
From Svezia

Discography
Long Live Life (2017)