-Core
Fleshworks
Germania
Pubblicato il 09/04/2018 da Lorenzo Becciani

Cosa accadde con i Branded Skin? Perché vi scioglieste? ‘Shadows Of Fear’ era un ottimo album..
È stata una sorta di evoluzione. I Branded Skin hanno sofferto numerosi cambi di line-up, causati da vari motivi, ma ogni cambiamento ha fatto crescere la band e svilupparla nella direzione in cui si muovono adesso i Fleshworks. Alex Hille, il nostro cantante, non era contento e ci lasciò. Quello fu la ragione principale per cui decidemmo di chiudere un capitolo e cominciarne un altro. Sven Rahe era il solo membro fondatore rimasto e quindi decidemmo di operare un cambio totale.

Cosa ricordi delle registrazioni di ‘The Deadventure’?
Conoscevo Dirk “The Butcher” Frenking da tempo e tutti noi apprezzavamo le sue band precedenti ovvero i Fetocide ed i Ripped2Shreds. Quando Alex ci ha mollato è stata la prima scelta, avevamo già registrato ‘The Deadventure’ che uscì pochi mesi dopo l’arrivo di Dirk. É passato troppo tempo per ricordarmi come andarono quelle sessioni ma se qualcosa fosse andato storto me lo rammenterei.

Perché avete avuto bisogno di nove anni per un nuovo album?
Ognuno nella band suona metal da tanto tempo e quando i Fleshworks hanno cominciato la loro avventura, sia musicalmente che personalmente, è stato come raggiungere l’obiettivo che cercavamo da diversi anni. Nel 2013 il nostro batterista si è rimesso a studiare e si è trasferito in un’altra città. Avremmo potuto trovare un nuovo batterista ma non volevamo cambiare un team vincente e così abbiamo ingoiato la pillola e per quattro anni abbiamo potuto provare solo un giorno ogni cinque-sei settimane. Abbastanza per suonare qualche show ma niente di più. Avremmo potuto scrivere dei pezzi a casa e girarci le idee via posta elettronica ma siamo della vecchia scuola quindi non abbiamo mai preso in considerazione tale possibilità.

Cosa volevate cambiare o migliorare dopo ‘The Deadventure’?
Anche dopo nove anni siamo estremamente soddisfatti di quell’album. ‘Cannibal Cave’, ‘We Are The Dead’ e ‘The Awakening Of The Ghoul’ sono fantastiche. Si può sempre fare meglio ma quando senti che è il momento giusto, registri il pezzo e il feeling rimane il solito, allora i propri confini musicali o le abilità individuali contano poco. Non volevamo cambiare niente perché non ci piace pianificare in generale. Alcuni affermano che ‘Engine Of Perdition’ è più british-oriented e meno swedish-oriented di ‘The Deadventure’ ma non ci fermiamo ad analizzare quello che componiamo.

Dove avete registrato?
Ho uno studio personale dal ‘96, si chiama Trollheim Studio e ultimamente hanno registrato lì tante band. Era una situazione comoda per la band, nessun limite, nessun costo.. ma stavolta non avevo tempo quindi abbiamo scelto una situazione diversa. Magari lo rifarò in seguito oppure no. Staremo a vedere… Come per ‘The Deadventure’, il mixaggio e il mastering sono stati seguiti da Mathias Lohmöller al Docmaklang Studio. È un amico e ha fatto un ottimo lavoro. L’idea era quella di avere un sound vecchia scuola, vero e reale, organico e vicino a quello dei concerti, non così popolare o super-prodotto con amplificatori virtuali, editing e overdubs. Allo stesso tempo non vogliamo apparire retrogradi, ci piace il sound degli album anni ‘80 e ‘90 ma non ci interessa copiare nessuno.

Prova adesso a recensire ‘The Moloch’ e ‘Dead Men Working’ per i nostri lettori..
‘The Moloch’ è la nostra canzone più oscura, parte tranquilla e poi diventa un tornato di schegge di vetro. Il testo è la metafora dell’esplorazione di una città in pieno caos. Un pezzo perfetto se non ami gli esseri umani. ‘Dead Men Working’ è l’esatto opposto, un pezzo lento e decadente con un tocco malinconico, una melodia catchy da headbanger e un improvviso stacco brutale che anticipa la fine. Il testo rappresenta una forte critica nei confronti dell’industrializzazione, di chi cerca di trasformare gli individui in droni e fondare una schiavitù basata sulla meritocrazia.

Quali sono le altre tracce a tuo parere?
Credo che ‘Acclamation To Deprivation’, di cui abbiamo girato il lyric video, andrebbe menzionata. É una canzone molto complessa, dark e sofisticata. Per chi ama i pezzi più brutali invece consiglio ‘Steamram Beating’.

Perché avete scelto di intitolare l’album ‘Engine Of Perdition’?
È un termine che descrive le difficoltà del progresso. Quando è iniziata l’industrializzazione lo slogan era “le macchine faranno il lavoro duro e sarà meglio per tutti”. Almeno la prima parte era vera ma il nuovo concetto di rendere tutto perfetto ha gonfiato le tasche dei ricchi e ridotto in schiavitù i poveri. Tutto ciò che riguarda il lavoro della macchina ci sta spingendo verso la perdizione. É anche un simbolo di dualismo: “Engine” rappresenta la parte meccanica, “Perdition” quella spirituale. Come il nostro nome: “Flesh” per la parte umana, “Works” per quella legata alle macchine. Senza “Flesh” non c’è perdizione. Siamo noi a creare il nostro destino e dargli forma. Come individui dobbiamo cercare di cambiare ciò che governi, religioni e classi sociali elevate stanno combinando. Mentre componevamo l’album abbiamo pensato ad un concept, pezzi come ‘Death By Autopsy’ e ‘Walk The Purgatory Lane’ sono legate ai testi classici del genere ma stavolta volevamo qualcosa di più del tipico “gore & satan”. L’artwork contiene elementi legati al concept. Un esercito di operai che lavorano simultaneamente come cloni e l’immagine di una metropoli che domina tutto il resto sotto un cielo oscuro.

Come siete entrati in contatto con Apostasy Records? Quali sono le tue band preferite nel loro roster?
Conosciamo Tomasz da una vita perché facciamo parte della stessa scena. L’ho incontrato la prima volta quando registrai il debutto dei Dawn Of Disease. Le mie band preferite sono Embedded, Profanity, Lost Soul, Night In Gales e Nailed To Obscurity. Insieme stiamo valutando come promuovere l’album. Ci sbatteremo su ogni palco lasciando il pubblico a bocca aperta con dolori al collo.

Quali sono i migliori dischi death metal che hai ascoltato di recente?
Non mi piace il termine “migliore” perché sa tanto di verità assoluta ma di sicuro ho adorato Vallenfyre, Cut Up, Implore, Wolfbrigade, Skeletal Remains, Svffer, Scalpture, Teethgrinder, Sulphur Aeon, Eiter, Benighted e Slaughterday.

(parole di Sven Sievering)

Fleshworks
From Germania

Discography
The Deadventure 2009
Engine of Perdition 2018