-Core
Revel In Flesh
Germania
Pubblicato il 13/12/2016 da Lorenzo Becciani

Il vostro è in assoluto il miglior album old school death dell’anno. Davvero un masterpiece! Vogliamo sapere tutto del processo di registrazione di 'Emissary Of All Plagues'..
(Maggesson) Grazie mille! Sono felice che ti piaccia! Non abbiamo mai smesso di scrivere pezzi fin da quando sono nati i Revel In Flesh ovvero cinque anni fa. È stato un costante processo di songwriting, registrazione e organizzazione di tutti quelli che sono gli aspetti legati ad un nuovo album, dalle liriche al layout, dalle foto promozionali al merchandising. Non puoi immaginarti di quante cose ci siamo dovuti occupare. In primavera abbiamo completato i demo e le registrazioni definitive si sono svolte a luglio. Dan Swanö ha curato mixaggio e mastering agli Unisound Studios e l’etichetta ha ricevuto il master a fine agosto.

Vi siete ispirati a qualche album in particolare per i suoni?
(Maggesson) No perché non vogliamo suonare come qualcun altro. Dan Swanö è un mago e ha plasmato il nostro suono fin dall’inizio. Sa sempre trovare il giusto equilibrio.

Come lo avete conosciuto?
(Maggesson) Eravamo in contatto da prima ma lo abbiamo incontrato di persona nel gennaio di due anni fa. É venuto a vederci ad un concerto ad Essen dove abbiamo suonato con Soulburn e Thanatos. È un ragazzo molto tranquillo e con i piedi per terra, abbiamo bevuto qualche birra insieme e ci siamo divertiti.

Cosa desideravate cambiare o migliorare dopo ‘Death Kult Legions’?
(Maggesson) Non c’era molto da cambiare o migliorare. Solo qualche dettaglio. Per esempio volevamo che le melodie fossero in primo piano ma allo stesso tempo mantenere il muro sonoro di sempre e magari rendere l’album ancora più potente. Abbiamo cambiato il modo di registrare le chitarre per rendere a il compito più facile a Dan Swanö e permettergli di creare il suono che aveva in mente. Oltre al suono per noi è molto importante curare ogni aspetto del packaging ovvero la copertina, il layout, ecc.. Cerchiamo di proporre qualcosa di interessante ai nostri fan.

Vi sentite a vostro agio con la scena revival death? Ci sono delle giovani band che vi piacciono più di altre?
(Haubersson) Secondo me il revival ha già passato il suo apice. Il movimento death è cresciuto molto negli ultimi quindici anni ma dobbiamo renderci conto che l’esplosione del death ha causato un totale eccesso di uscite. Troppe band in tutti gli angoli del mondo che issano la bandiera del genere. I fan devono sorbirsi troppo materiale ed è difficile mettersi in luce o anche semplicemente dare loro modo di ascoltare per intero i propri pezzi. Ci sentiamo comunque parte della scena e siamo orgogliosi di vedere che Entrapment, Blood Incantation, Carnal Tomb o ancora Graveyard Ghoul sono fuori con degli album fantastici! L’obiettivo è quello di avere un’identità precisa.

Quali sono le vostre influenze principali? Siete anche fan del thrash tedesco?
(Maggesson) E’ impossibile menzionare tutto quello che ascoltiamo. Musicalmente siamo legati agli anni ottanta e novanta, principalmente death ma anche thrash, speed, power, heavy metal e rock. Tutto quello che è figo, che ti permette di bere e pogare un pò. Adoriamo Kreator, Sodom, Destruction e Tankard. Il mio primo concerto in assoluto fu Kreator e Death nel ‘90!

Come siete entrati in contatto con Cyclone Empire? Quali sono le band che preferite in catalogo?
(Maggesson) Sono vicini e ci siamo conosciuti a concerti o altri eventi prim’ancora che nascesse la band. La vicinanza è comoda perché puoi parlare di tutto senza dovere usare email o telefono. Il loro catalogo è superbo ed è arduo scegliere solo qualche nome. Paganizer, Puteraeon e Feral sono grandiosi ma se vi piace il doom anche Ereb Altor e Isole meritano un ascolto.
(Haubersson) Cyclone Empire si è occupata del nostro primo split con i Revolting quando la vecchia label si fece da parte. Da quel momento abbiamo collaborato a piccoli progetti e poi due anni fa abbiamo firmato un contratto vero e proprio. Martin è nell’ambiente da un sacco di tempo e conosce nei dettagli il movimento death degli anni ottanta e novanta. Grazie alle release di Evocation, Demonical e 40 Watt Sun, l’etichetta si è fatta un nome in tutto il mondo ed è apprezzata per la qualità delle sue uscite.

Come è nata l’idea di una cover di ‘Doctor Doctor’?
(Maggesson) Condividiamo un lungo e fumoso passato con questo pezzo che abbiamo suonato spesso ai party di conseguenza era venuto il momento di registrarla come si deve con un pedale HM2 ed è venuta alla grande.

A chi si riferisce ‘Lord Of Flesh’?
(Maggesson) Non lo conosco. Purtroppo non mi ha mai offerto una birra. A parte gli scherzi ognuno deve farsi la propria idea ascoltando il pezzo.

Provate adesso a recensire 'Servants Of The Deathkult' e 'Sepulchral Passage'..
(Maggesson) ‘Servants Of The Deathkult’ è totalmente old school. É un pezzo nella vena degli anni novanta con un groove da pogo. ‘Sepulchral Passage’ è un pezzo veloce e molto melodico con blast beat, un groove crescente e una parte centrale epica.
(Haubersson) Il riff principale di ‘Servants Of The Deathkult’ è stato composto dal nostro secondo chitarrista e l’assolo vede il contributo di Jonas Lindblood dei Puteraeon. Un vero fratello per tutti noi. Dal punto di vista vocale, ‘Sepulchral Passage’ è fortemente influenzato dalla scena black death svedese degli anni novanta. Ho ascoltato molto Unanimated, Necrophobic ed i primi Dark Funeral quando scrivevo i testi e le parti vocali. É un pezzo davvero brutale e sorretto da un’atmosfera gelida.

Qual è il migliore riff dell’album? E il migliore assolo?
(Maggesson) E’ impossibile per me scegliere. La melodia principale di ‘Emissary Of All Plagues’ è catchy e memorabile, anche il tema di apertura di ‘Fortress Of Gloom’, ‘Casket Ride’ e la parte centrale di ‘Torture Throne’ sono davvero heavy e groovy. Il migliore assolo è sicuramente quello di ‘Servants Of The Deathkult’.

L’artwork è fantastico! Ha un significato specifico? Avete visionato più disegni prima di scegliere quello definitivo?
(Maggesson) L’artwork è stato realizzato ancora una volta da Juanjo Castellano. Quando abbiamo cominciato a parlarne ci ha mostrato un disegno che aveva realizzato per un vecchio progetto personale. Ci ha impressionato e abbiamo deciso di sceglierlo. Ogni cover è speciale e ci è piaciuta subito.
(Haubersson) L’artwork ha un’importanza notevole per il concept lirico con questa sorta di prete marcio condannato a morte che ritorna in vita dopo avere sofferto numerose disavventure nell’aldilà. Ritorna con il desiderio di vendetta e con una chiara intenzione. É lui l’emissario di tutte le piaghe. La storia è stata ispirata dall’idea di Juanjo Castellano ed è stata scelta come titolo per l’album. Stavolta la copertina è nata molto tempo prima dei testi e l’intero processo è stato accompagnato da forti vibrazioni!

Vi piace il deathcore?
(Maggesson) Ho ascoltato qualcosa ma non è proprio lo stile di musica che ascolterei tutti i giorni.
(Haubersson) Avere un cantante che grida in maniera brutale non significa che sei death metal. Lego ancora il genere ad una sorta di aura oscura che copriva le band degli anni ottanta. Non credo poi che quel tipo di testi si adatti al death.

Pensate che quest’album possa conquistare più fan all’estero? Quali sono i vostri maggiori mercati a parte Germania e Svezia?
(Maggesson) Lo speriamo. La nostra label e la nostra agenzia di promozione stanno lavorando alla grande. Ogni giorno riceviamo ottime recensioni e ordini dalle più disparate parti del mondo quindi siamo curiosi di capire cosa succederà. Forse Spagna, Francia, Inghilterra, Stati Uniti e Indonesia.

Siete mai stati in Italia?
(Maggesson) Cercheremo di suonare il più possibile col prossimo tour. Ne faremo uno in primavera ed alcune apparizioni a festival estivi sono gia’ state confermate. Ci auguriamo di suonare presto anche in Italia visto che ancora non ci siamo stati.
(Haubersson) Ci piacerebbe fare almeno due date. Avete delle band molto promettenti come Profanal, Haemophagus e Into Darkness. Mi piacciono tanti anche i Black Oath.

Revel In Flesh
From Germania

Discography
Deathevokation (2012)
Manifested Darkness (2013)
Death Kult Legions (2014)
Emissary Of All Plagues (2016)