-Core
Riot V
USA
Pubblicato il 15/12/2014 da Lorenzo Becciani

A tuo modo di vedere quali sono i momenti salienti del nuovo album?
E' molto difficile rispondere considerato che 'Unleash The Fire' propone così tanti stili diversi. Ci sono pezzi in cui regnano le armonie ed altri molto energetici. Direi 'Immortal' e 'Until We Meet Again', i due che abbiamo dedicato a Mark Reale, e 'Metal Warrior' perché è un po' il simbolo di quello che siamo adesso.

Quanto è stato difficile entrare in studio e registrare un nuovo album nel rispetto dei vecchi fans e della lunga carriera di Mark Reale?
Abbiamo prestato massima attenzione ad ogni dettaglio e riascoltato l'intero catalogo della band per rendere omaggio ad un musicista straordinario che ha saputo primeggiare in generi diversi e con cantanti anche molto lontani tra loro stilisticamente parlando. In questo è servito l'incoraggiamento di suo padre che vedo regolarmente e che ha rappresentato una spinta costante durante l'intero processo. Nonostante il budget risicato credo che abbiamo onorato la sua memoria.

Quanto tempo avete impiegato a comporre e registrare il nuovo materiale?
Per un anno ero in totale depressione, non sono riuscito a fare niente.. Don ha provato a scrivere nuova musica ed aveva cinque-sei canzoni pronte nei primi sei mesi di lavorazione, io ci ho messo piu tempo. E' stato un processo lento. In totale direi circa un anno.

Dove avete registrato? Chi ha prodotto l'album?
Abbiamo registrato separatamente. Tra una sessione e l'altra ci trovavamo a casa mia per provare ma essendo abitanti in stati diversi non era possibile registrare insieme. Todd vive in Michigan, Frankie ha registrato le parti di batteria nel New Jersey su dei demo che gli avevamo preparato, Don buona parte del basso in Texas mentre io e Nick siamo di New York. E' un mio studente della scuola di Long Island e devo ammettere che ha superato ogni aspettativa. Josh è stato bravo a mixare il tutto anche perché noi spesso non c'eravamo. A febbraio abbiamo suonato in Grecia ed in Italia poi abbiamo fatto qualche data negli Stati Uniti ad aprile. Ci ha aiutato a rispettare la deadline con l'etichetta giapponese. Il resto del lavoro è stato affidato a Bruno Ravel come pianificato.

Che tipo di suono volevate ottenere?
Mettiamola così. Josh è più giovane. L'edizione giapponese ha un mixaggio più moderno e crudo. Quella europea invece ha un suono più vecchio stampo.

La SPV rilascerà un'edizione in vinile molto curata. Quanti vinili possiedi? Hai qualche gemma in particolare?
Ne ho almeno trecento. Sono fiero soprattutto delle copie di Beatles, Judas Priest, Iron Maiden, KISS e Peter Frampton.

Come ti unisti ai Riot alla fine degli anni ottanta?
Nel 1983 ho ottenuto il diploma al college e tramite il cugino di Mark Reale ho cominciato a seguire i Riot dal vivo. Dopo un concerto ho conosciuto la band e mi sono fatto fare gli autografi come tutti i fans. Nel 1989 John mi ha chiamato e Mark mi ha chiesto se volessi unirmi alla band per un tour in Giappone. Immagina come mi sentito. Avere la possibilità di suonare nella band dei miei sogni e partire dopo qualche settimana in tour in un paese tanto lontano. Ho imparato quello che c'era da imparare velocemente e ricordo che quando siamo partiti ero abbastanza tranquillo. Il problema è stato all'aeroporto quando mi sono visto circondato da centinaia di ragazzine urlanti. Sembrava una di quelle scene che si vedevano nei video dei Beatles. Arrivare all'hotel fu un'impresa ma a ripensarci non mi sono mai divertito così tanto.

Quanto è cambiato il tuo approccio compositivo dagli esordi nella band?
E' cambiato in maniera sostanziale. I motivi sono principalmente due. Il primo è che Mark ogni anno mi insegnava qualcosa. Con lui ho imparato a suonare il basso e registrare demo per conto mio. Il secondo che negli ultimi tempi stava parecchio male e non poteva stare molto con noi in studio. Diciamo che mi sono dovuto adeguare.

'Fire Down Under' e 'Thundersteel' sono i vostri dischi più popolari. Qual è il capitolo più sottovalutato della carriera dei Riot a tuo parere?
Credo che 'Inishmore' sia il disco più speciale su cui abbia mai suonato. E' stato davvero difficile da registrare e se solo avesse avuto una produzione migliore penso che in molti lo tratterebbero come un classico della band.

Come è cambiata New York in questi ultimi anni?
Non sono una persona che gira molto e quindi forse qualcun altro potrebbe darti maggiori informazioni a riguardo. Ho la mia scuola di musica e amo stare con i miei studenti. Appena posso mi chiudo nel mio studio personale e compongo musica o suono qualche cover. I locali sono cambiati, i negozi chiudono e riaprono ma la gente è sempre la stessa.

(parole di Mike Flyntz)

 

Riot V
From USA

Discography
Unleash The Fire (2014)
Armor Of Light (2018)